L’OMBRA DI UN PRESEPE

Un gioco di luci e ombre per il presepe realizzato dai bimbi di seconda e terza elementare del catechismo.  Un richiamo alla luce portata da Gesù nel mondo:

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Gv 1,9

Grazie ai piccoli artisti: Francesco, Leonardo, Battista, Luca, Filippo, Christian, Ginevra, Isabella, Clarissa, Francesca, Ilaria, Vittoria, Riccardo, Amelia, Mattia, Stefano, Caterina, Ilaria, Diego, Alessandro e Erik

Omelia_28 Novembre 2021_ I° domenica Avvento

GIORNATA DI SOLIDARIETA’ “CASA DEL CLERO” CARDINALE CICOGNANI

La liturgia dell’avvento presenta il richiamo del Signore su alcune tematiche: Il giorno del Signore che deve venire, il tema della vigilanza. Questo giorno contempla la venuta del Messia, di colui che, inviato da Dio, ristabilirà un Regno di giustizia, di pace e farà di Israele “la luce delle genti”. Il popolo attende con gioia, con speranza, questo giorno, come che con esso vi sia la fine delle tribolazioni, della schiavitù, dell’esilio, del disprezzo delle altre genti.  I profeti ci dicono che il giorno del Signore è certamente la venuta del Messia, ma anche giorno del giudizio. Il Signore chiede a noi tutti, all’inizio dell’avvento di essere vigilanti, quando busserà alla porta della nostra casa dobbiamo essere pronti ad andare con Lui. Ricordiamo il libro dell’Esodo quando Israele si prepara a lasciare l’Egitto, attende vigilante l’incontro col Signore, e “Dio guidò il popolo per la strada del deserto” verso la salvezza. La vigilanza ci porta al cambiamento dei nostri atteggiamenti, orientiamo la nostra vita non su noi stessi, ma su coloro che ci sono accanto. “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli.” Ma possiamo anche invertire queste parole “  Solo amando i fratelli passiamo dalla morte alla vita”. Questo passaggio è il fulcro della redenzione del mondo. Chiediamo al Signore che la nostra vigilanza sia come della sentinella che attende al mattino per sperimentare la tenerezza dell’incontro col Signore. San Paolo riprende la tematica della “Vigilanza”, dobbiamo deporre le opere delle tenebre e rivestirci di abiti di luce. La nostra luce è Gesù e nel Vangelo di S. Giovanni è Lui che dice “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. Il Vangelo di S. Luca riporta le parole dette da Gesù ai discepoli: “State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni”. “Vegliate ogni momento pregando, perché abbiate la forza di comparire davanti al figlio dell’uomo…..”. All’inizio di questo periodo liturgico dell’Avvento dobbiamo pregare lo Spirito Santo perché venga in noi e tenga accesa la lampada della fede e della carità, che è la vita di Dio in noi. Il profeta Geremia, parlando dei tempi ultimi e dell’incontro con Dio, dice che: “Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla e sarà chiamata “Signore nostra giustizia”. In questo periodo di Avvento preghiamo il Signore che ci aiuti a far sperimentare ai fratelli la tenerezza della Sua Provvidenza.

L’Altra Stanza

“Questo romanzo, scritto con le regole della favola, mi ha aiutato a scavare per sconfiggere i mostri che avevo nel profondo, nel raccontare di Geordie, mi sono trovata a riscoprire ricordi belli, di un’infanzia felice, a cercare quella me bambina con le piccole cose che mi rendevano felice, per poterle donare alla protagonista perché le facesse sue con realtà, questa è stata la parte più bella; Poi le difficoltà e io come Geordie, ti guardi attorni e scopri che non c’è più nessuno, nessuno di quelli che diceva di volerti bene.” Appunti dall’intervista alla scrittrice Sabrina Poggiolini
per info sul libro scrivere a caritasmonticino@gmail.com

Omelia_21 Novembre_Cristo RE

N.S. GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE CLAUSTRALI

La giornata di preghiera per le monache di clausura ci porta ad ascoltare meglio la voce orante di queste nostre sorelle nella fede, e comprendere che “la gioia di una monaca di clausura è Cristo Gesù”. Cosa possono esprimere con la loro vita al mondo a cui ancora appartengono: la gioia di Dio. Ringraziamo il Signore per le loro preghiere e per il dono della vita votata all’amore di Dio. L’anno liturgico si chiude con una festa che manifesta la Regalità di Cristo e la prima lettura dal libro del profeta Daniele ci presenta in visione la venuta di una persona simile a un figlio di Uomo che giunge fino al vegliardo e fu presentato a lui. Possiamo presumere che il figlio di uomo sia Gesù, in Lui vi è ogni potere, gloria e regno. Questo potere non nasce dalla gloria e dall’apparenza dall’uomo, ma dalla sua debolezza di un Dio che si fa uomo, caricandosi le altrui sofferenze e liberando l’umanità dai suoi peccati, rivelando l’unica regalità che è servizio reale e concreto della verità verso i poveri. Il Vangelo di S. Giovanni ci presenta Gesù davanti a Pilato. Pilato rivolge alcune domande a Gesù per comprendere meglio chi fosse, riprende le accuse del Sinedrio e chiede a Gesù: “Sei tu il re dei Giudei?” Gesù risponde a Pilato che il suo regno non è di questo mondo, il mio regno non è di quaggiù. Alla domanda di Pilato che chiede: “Dunque tu sei re?” Gesù risponde: “Tu lo dici: io sono re.” Un re che viene nel mondo mandato dal Padre per rendere la testimonianza a Dio verità e a portare la Parola di salvezza. Pilato non dimentica il dialogo avuto con Gesù e quando viene condannato a morte detterà le parole da scrivere sulla tavoletta apposta sopra la croce. S. Giovanni sul vangelo dice che vi avevano scritto: “Gesù Nazzareno il re dei Giudei.” S. Matteo dice: “Questi è Gesù il re dei Giudei.” Le scritte sono uno scherno ulteriore, sembrano dire: “Guardate che bel re hanno i Giudei! Un malfattore crocifisso.” Il brano della scrittura di S. Luca presenta il dialogo di Gesù con un condannato a morte, il ladrone chiede a Gesù di ricordarsi di lui quando sarà nel suo regno; è la confessione della regalità non messa in bocca alla gente, ma al ladrone e Gesù risponde: “Oggi sarai con me nel Paradiso.” Il regno di Gesù si chiama Paradiso per significare la comunione tra Dio e l’uomo. Il Paradiso è il luogo dell’incontro, dello scambio tra “l’umanità e tutta la creazione” redenta da Dio come dice la lettera ai Romani. È il Paradiso dell’uomo, ma anche il Paradiso di Dio. Il ladrone gli aveva confessato il suo peccato e lo riconosce come Dio, Gesù risponde con amore espansivo di Dio verso l’umanità, la bellezza del ladrone non è secondo la carne ma nel suo spirito rinnovato. Cosa gradisce Gesù da noi? I piccoli sacrifici offerti per amore, la partecipazione all’Eucarestia, corpo e sangue di Gesù Crocifisso.

Omelia_ Domenica 14 Novembre 2021_ XXXIII Tempo Ordinario

 

5° GIORNATA DEI POVERI   5° ANNIVERSARIO CENTRO DI ASCOLTO

“Madonna del Monticino”

Il tema scelto dal Papa riprende il Vangelo di S. Marco “I poveri li avrete sempre con voi”. Gesù pronunciò queste parole nel contesto di un pranzo a Betania, nella casa di un certo Simone detto “il lebbroso” alcuni giorni prima della Pasqua. Una donna era entrata nella casa con un vaso di alabastro pieno di profumo e l’aveva versato sul capo di Gesù. Quel gesto suscitò stupore e alcuni con Giuda dissero: “Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?”. Gesù disse: “Lasciatela stare, ha compiuto un’azione buona verso di me”. “I poveri li avrete sempre con voi”. Il volto di Gesù rivela il Padre, un Padre per i poveri e vicino ai poveri, lasciamoci evangelizzare dai poveri perché permettono di scoprire in modo sempre nuovo il volto del Padre. La preghiera della Colletta ci invita a chiedere a Dio il suo aiuto perché si possa essere lieti nel suo servizio, questo servizio dona felicità piena e duratura. Felicità espressa dai Volontari che oggi a Fognano nel convento delle suore Domenicane ricordano il 5° anniversario del Centro di Aiuto e Ascolto “Madonna del Monticino”. I Volontari che svolgono il servizio di carità verso i poveri, ricordano spesso le parole di Gesù, i poveri sempre ci interpellano, ma ci donano la possibilità di svelare il volto della Chiesa che si prende cura di loro. Sarà celebrata la S. Messa alle 15.00 poi ci sarà un momento di accoglienza. Le letture di oggi ci presentano i tempi ultimi, il ritorno di Gesù Cristo alla fine dei tempi. Sarà per noi la pienezza della vita nella riconciliazione della Creazione con Dio Creatore. “Il Signore verrà all’improvviso, il suo giorno sarà di giudizio per gli empi, il sole di giustizia splenderà su quanti lo temono”. Il Signore viene, è per noi una certezza, questo suo venire fa scattare “il suo giorno” che è ristoro per coloro che lo amano perché sorgerà Gesù sole di giustizia per coloro che temono il suo nome. Il “giorno del Signore è legatissimo con la presenza personale del Signore, è il giorno in cui “c’è il Signore” ed è unito alla manifestazione di Dio. Noi cosa possiamo fare? Bisogna essere vigilanti, perché anche noi possiamo essere pronti ad incontrare il Figlio dell’uomo che viene. Certo quello che il Vangelo di S. Marco descrive non vuole indicare la fine di ogni realtà che vive, Dio ama la sua creazione. Dio è nostro Signore e ci salverà portandoci accanto a sé. Papa Benedetto ci rammenta che le difficoltà di ogni giorno che il cristiano deve affrontare sono una garanzia di salvezza. Vieni Signore Gesù.

GARUM – CARITAS

GARUM – CARITAS

Quando abiti dimenticati riprendono vita e questa nuova vita diventa solidarietà per chi ha bisogno.

Venerdì 19, sfilata degli abiti realizzati dal gruppo Garum, i proventi della vendita e dell’offerta libera della serata sono andati ai progetti della Caritas zonale per i bambini.

CONDIVIDERE I DONI DELLA VITA

Le Suore dell’ Istituto Lega ci invitano alla giornata missionaria annuale
DOMENICA 21 NOVEMBRE ORE 15-16.30 in Collegiata
Condividere i doni della vita con uno sguardo attento verso chi è più in difficoltà, vicino e lontano

Vi Aspettiamo !!!