V DOMENICA DELL’ OTTOBRE MISSIONARIO ESSERE “AMOREVOLI”
Il mese di ottobre ci ha accompagnato a far crescere in noi l’amore di Dio attraverso le parole che ogni domenica ci proponeva in un itinerario verso il Signore. Le rammento “essere fratelli”, “essere liberi per servire”, “servire” ed oggi “essere amorevoli”. Credo non sia sempre facile essere amorevoli verso i fratelli che il Signore ci ha donato come compagni di viaggio nella vita quotidiana. Si potrebbe condividere il vissuto dell’altro oltre alla comprensione e alla benevolenza; non chiudersi in se stessi anche quando la sofferenza bussa alla nostra porta, sarebbe cosa buona partecipare alle gioie e ai dolori l’uno verso l’altro. Il Signore non è indifferente verso nessuno ma è sempre vicino a noi condividendo tutti gli aspetti della nostra vita. Carlo Carretto diceva spesso che “ciò che conta è amare”. C’è una cosa più importante delle azioni: è la preghiera. C’è una forza più efficace della nostra parola: è l’amore. La prima lettura è ripresa dal libro del Deuteronomio, è Mosè che parla al popolo di Dio donando il fondamento del rapporto con Dio: l’Ascolto, sappiamo anche noi che l’amore inizia con l’ascolto e ascoltare è il primo modo di Amare perché l’ascolto è dire col nostro atteggiamento che siamo consapevoli di essere davanti alla nostra vita, a Dio per cui si desidera fare spazio a Lui sul cuore e nella vita. Il primo comandamento è: “Ascolta”, ponendoci in tale atteggiamento troveremo il Signore e la sua Parola. Il Vangelo di San Marco ci presenta la domanda di uno scriba rivolta a Gesù, questo è il quarto tentativo degli scribi di tentare il Signore con una disputa sul primo dei comandamenti. Gesù dice che il primo è: “Ascolta Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutto te stesso”. Il secondo è “amerai il tuo prossimo come te stesso”. Per la nostra fede l’uomo, le cose create stanno al cospetto di Dio, Egli è il Signore e il Redentore, colui che crea, perdona, ama al di sopra di ogni esperienza umana. Gesù con la sua morte in croce opera la redenzione del mondo, e noi suo popolo con tutto il cuore e l’anima partecipiamo alla salvezza dei fratelli. Lo scriba rivolto a Gesù dice: “Hai detto bene Maestro e secondo verità” e Gesù come risposta dice a lui: “Non sei lontano dal regno di Dio”. Noi amiamo chi conosciamo, noi ascoltiamo per conoscere meglio e di più, chi ama, ascolta e chi ascolta trova ragioni per amare.