La nostra comunità parrocchiale in occasione della Solennità dell’Assunta ricorda Maria col titolo di Madonna dell’Aiuto. L’immagine che oggi vediamo in chiesa è collocata in una nicchia sotto il “voltone” del Suffragio. Nell’ archivio della Parrocchia ho trovato una lettera del 1979 indirizzata al Vescovo Mons. Bergonzini di don Vincenzo Zannoni. L’Arciprete chiedeva di ricevere in donazione una celletta collocata nella parte esterna della casa sita su Piazza Marconi 17 sulla quale era collocata una antica immagine della Madonna sotto il titolo dell’ “Aiuto”. Nel 1954 il 1° Novembre Pio XII compose una preghiera detta della “Madonna dell’Aiuto” che chiedeva soccorso a Maria nelle difficoltà quotidiane. La nostra immagine è una copia, l’originale si trova nella cattedrale di Insbruch. La festa dell’Assunta è veramente grande, piena di gioia e di esultanza, possiamo dire di sentire la voce di Cristo che rivolge a Maria l’invito “Vieni e Alzati” e tale invito è rivolto anche a tutta l’umanità, Dio vuole ognuno di noi accanto a sé, tutto è attratto da Dio. Chiediamo sempre al Signore che perdoni le nostre colpe, Egli solo può farlo; ci rialzi dalle nostre cadute per contemplare la gloria di Maria accanto al suo amato Figlio. La preghiera della colletta chiede a Dio “di vivere in questo mondo con gli occhi rivolti ai beni eterni”; questo comporta che la nostra vita è comprensibile solo nella fede, la nostra storia quotidiana è un continuo cammino verso il Signore. L’esperienza di Maria è totalmente inserita in Dio ed è veramente la pienezza di ogni esperienza umana, in Lei tutto è unità e pienezza, non vi è parola o azione che in Lei trovi compimento se non in Dio. “La fede di Maria è dunque lo spazio aperto perché Dio entri nella storia e generi una nuova storia dentro la trama confusa degli avvenimenti della umanità”. Il segno di Maria è segno della fecondazione della fede nella storia, nella fede accoglie le parole dell’angelo Gabriele e conosce la maternità del figlio suo Gesù, nella fede sotto la croce, accoglie nel suo cuore non solo l’Apostolo Giovanni, ma anche tutta l’umanità. Il Vangelo di San Luca, nella Messa del giorno dell’Assunta, mostra la visita di Maria alla cugina Elisabetta; il viaggio riassume un movimento “fisico del camminare” ma anche spirituale. Il dialogo di Maria e di Elisabetta mostra la grande bontà di Dio, e la grande accoglienza della Parola nella loro vita. La promessa della salvezza operata da Dio attraverso i secoli è il Magnificat, ci racconta che è la salvezza, la vittoria del bene sul male, dell’amore sull’odio, del perdono e della vita sulla morte. È la “misericordia” che innalza, ricolma di beni e porta soccorso. Questa promessa sperimentata “di generazione in generazione” passa ora nei nostri cuori che si aprono ad incontrare i fratelli che con noi percorrono le strade della vita. “Aiutaci Maria ad avere fiducia nelle tue promesse… e mettere il nostro “sì” nelle tue mani”